«I discorsi e le trattative procedono sempre», sono parole, di nuovo, dell’avvocato Eugenio Piccolo.
Indubbiamente sono giorni di lavoro fondamentali per il futuro del Varese, giorni in cui si decidono le sorti a livello societario, in cui verranno alla luce – si spera – coloro che sono realmente interessati all’acquisizione del pacchetto azionario del Varese. Nelle sue parole rilasciate al nostro giornale e pubblicate sull’edizione in edicola ieri, l’avvocato varesino Eugenio Piccolo era stato molto realista rispetto alla situazione attuale: «Devo cercare di contenere i termini per una questione di urgenza e di necessità oggettiva. Perché ogni settimana che passa la situazione del Varese può cambiare, in meglio o in peggio, e il messaggio di Paolo Basile mi è sembrato abbastanza chiaro: così non si può andare avanti».
Motivo per cui le acque si sono mosse già nella giornata di ieri, in cui si sono consumati i primi incontri ufficiali. In questa direzione però Piccolo, contattato nuovamente nella giornata di ieri, preferisce non sbilanciarsi: «Come sapete i tempi sono molto ristretti ma non solo l’unico a dover fissare appuntamenti. Abbiamo bisogno di lavorare con tranquillità e saremo i primi a dare aggiornamenti nel momento in cui ci sarà qualcosa di concreto. Al momento comunque non è successo nulla».
Una certezza c’è, ossia che i lavori e le trattative procedono spedite: un “patto di riservatezza” che Piccolo e Basile hanno con i potenziali investitori aiuterà le trattative a passare possibilmente sotto traccia, per lo meno all’inizio e in questi giorni cruciali.
Restano però tre le opzioni in piedi in queste ore: una è la cordata capitanata da Stefano Tacconi, già presidente ai tempi del fallimento del 2004 prima della rinascita targata Sogliano; sembra essere ancora vivo l’interesse di Pietro Vavassori, anche se più tiepido rispetto alle settimane scorse. Da verificare nell’entità, ma comunque valida, la pista che porta alla famiglia Tesoro, già incontrata da Aldo Taddeo a luglio.
Occhi e orecchie sono tesi verso la possibile risoluzione di questa vicenda, sperando che si possa risolvere nel più breve tempo possibile e che non si protragga per mesi come accaduto durante la stagione scorsa. Dopo tanta tempesta, i tifosi chiedono quiete e serenità.