Quella di ieri è stata una mattinata di code alla palazzina Imu-Tasi di via Sacco. Il Comune di Varese, nelle scorse settimane, ha provveduto a spedire per posta e per e-mail circa 41 mila conteggi di Imu e Tasi, ma alcune centinaia di cittadini non hanno ricevuto nulla. Oppure hanno trovato nei documenti alcune incongruenze, o cifre che a una prima analisi apparivano troppo elevate. Da qui la corsa alla palazzina per chiedere chiarimenti e, nel caso,
anche correzioni. E così, da martedì 25 maggio a ieri sono stati conteggiati 2400 accessi, con punte anche di 300 utenti al giorno.
Il termine ultimo per pagare l’acconto è martedì prossimo. Il tempo stringe. Ieri la fila si snodava lungo il sentiero che congiunge la palazzina con via Sacco. Gli anziani erano così tanti che non hanno neppure voluto far valere il diritto di tagliare la coda che si guadagna con la terza età: «Siamo tutti anziani – ha detto un signore – se tutti chiediamo di passare prima, si forma la stessa coda che c’è adesso».
«Sono già venuto lunedì scorso, ma mi hanno detto di essere fiducioso perché il bollettino sarebbe arrivato a breve, e invece niente – spiega Franco Contini – Ho scritto anche una mail all’indirizzo che mi è stato indicato ([email protected]), ma non ho mai ricevuto risposta. Non voglio ridurmi a pagare all’ultimo giorno». «Io non ho ricevuto nulla – continua Giuseppe Macchi – Ormai non c’è più il tempo di aspettare a casa».
Rispetto ai giorni scorsi, ieri c’era più agitazione. Con persone che si lamentavano ad alta voce ritenendo «assurdo fare la coda per pagare le tasse». E ancora: «Ci ritroveremo tutti in banca nel giorno della scadenza e dovremo fare code anche lì». Fino al suggerimento: «La palazzina di via Sacco dovrebbe rimanere aperta anche al pomeriggio, almeno nei giorni che precedono la scadenza del pagamento delle tasse».
Monica Ravarotti era in coda per una «compensazione». Ad altri cittadini non tornava il saldo, per esempio una signora si è ritrovava tra le mani un modulo con scritto che per il garage avrebbe dovuto versare 400 euro di Tasi: «Non è troppo?» si domandava. Perplessità anche per l’Imu: «Ma sulla prima casa va conteggiato oppure no?». «Sono stato un’ora in coda, ma poi in cinque minuti ho risolto tutto – dice Francesco Aloe – Certo, se avessi saputo che l’importo è il medesimo dello scorso anno, non sarei venuto fino a qui».
Immancabili anche le critiche sull’accoglienza del pubblico, perché in via Sacco mancano panchine e ripari per proteggere le persone dal sole e dalla pioggia. «Va bene pagare tasse per avere tutti i fiori che ci sono ai Giardini Estensi, ma sarebbe bello che parte dei soldi dei contribuenti venissero usati anche per costruire una tettoia sotto cui le persone che fanno la coda si possano riparare» conclude Giovanni Carciopolo.