Vicino vendicativo e ladro di biciclette. Doppio “centro” per la videosorveglianza

Anziano scoperto a distruggere l’auto di una residente con cui aveva litigato. Ventenne nei guai dopo il furto in stazione

Litiga con la vicina e le sfascia l’auto: pensionato di 73 anni denunciato per danneggiamento. Il fatto è accaduto l’altro ieri. A quanto pare l’uomo aveva già avuto pesanti diverbi con la vicina di casa. Futili motivi, dicono i carabinieri. Le solite discussioni che, in questo caso, pare vertessero proprio sul dove la malcapitata posteggiasse l’auto.

Secondo il pensionato la sua “vittima disegnata” non aveva diritto di lasciare la macchina sulla proprietà comune. La donna, invece, era del parere contrario e ha continuato imperterrita a lasciare la macchina dove l’aveva sempre posteggiata.

Sino all’altro ieri quanto le invettive del pensionato hanno assunto toni decisamente bellicosi. L’uomo ha quindi lasciato entrare la vicina in casa e le ha poi distrutto l’auto strappandole gli specchietti retrovisori, rigandole le portiere e rompendole un vetro. Ad incastrarlo sono state le telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Certo c’erano dei sospetti su di lui, ma mancavano le prove. Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza hanno chiuso il caso. L’uomo é stato denunciato dai carabinieri della stazione di Malnate.

Gli stessi militari hanno denunciato per furto anche un giovane vedanese di 22 anni. Il ragazzo, a metà marzo, aveva rubato una bicicletta in stazione. La vittima era tornata a casa dal lavoro e scesa dal treno non aveva più trovato la bicicletta. Il fatto è accaduto a metà marzo. I carabinieri della stazione di Malnate hanno iniziato immediatamente le ricerche. Anche in questo caso le telecamere di videosorveglianza sono state fondamentali. Il ladro, infatti, è stato ripreso mentre prelevava la bicicletta e si allontanava subito dopo il furto.

I carabinieri hanno quindi messo in campo la loro conoscenza del territorio: una cosa, infatti, è avere il volto del ladro, un’altra avere il suo nome e cognome. Qui i carabinieri hanno quindi fatto la differenza andando a sondare gli ambienti della ricettazione. Sino a quando non sono risaliti al giovane. Per il quale è scattata la denuncia.