Chi l’ha detto che i videogiochi non possono diventare una professione? Ne è convinto , presidente dell’Associazione Socrate. Perchè «per risolvere l’occupazione giovanile – dichiara – bisogna saper offrire loro possibilità concrete e che intercettano i loro interessi». Ed è proprio dalle passioni dei giovani che l’associazione ha dato vita a “Gaming”, il corso di orientamento allo sviluppo dei videogames.
«È un progetto su cui lavoriamo da un anno – spiega , ideatrice del progetto – Ora siamo riusciti a trasformarlo in un corso destinato sia agli adolescenti (dai 16 ai 19 anni) sia ai giovani (studenti del quinto anno delle scuole superiori ragazzi fino ai 30 anni)».
«Si tratta – interviene, docente ed esperta in formazione – di un’iniziativa che mette al centro i ragazzi e il loro futuro professionale». In Italia, infatti, il mondo dei videogame ha un fatturato che supera il milione di euro ma le offerte formative sono limitate. «È un peccato – sottolinea Stefanazzi – perchè ad oggi la percentuale di occupazione dei ragazzi usciti dalle accademie è del 75%». Una percentuale elevata e in continua crescita. L’associazione Socrate,
fondata nell’ottobre del 2016, ha alle spalle due anni di attività nel mondo dell’educazione e della formazione. «Abbiamo sempre messo i giovani al centro delle nostre scelte didattiche» spiega il presidente Gorla. E, per questo le proposte si basano sullo sviluppare il problem solving, la capacità di risolvere i problemi in modo rapido, efficace e professionale, e la valorizzazione del territorio. Il corso di Gaming, e anche gli altri corsi «si basano su tre aspetti: concretezza, attenzione alle esigenze dei giovani ed incontri con il mondo del lavoro».
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito associazionesocrate.com, la pagina Facebook Spazio Socrate o partecipare all’open day di martedì 26 settembre alle 18 all’Isis A. Ponti in via Stelvio.