Finisce 40 a 0 per gli Stati Uniti, ma sono tante le emozioni e gli spunti che arrivano per il football americano dal Franco Ossola a margine dell’incontro amichevole tra la nazionale italiana under 19 e una selezione delle high school americane in tour europeo. La sconfitta però non rovina la festa dello sport con le esibizioni delle atlete del Twirling Cormano, accompagnate dal Presidente della Federazione Italiana Twirling Stefania Lenzini, a riempire l’half time show, l’intervallo tra i due tempi di gioco e con il “quinto tempo” finale che rende omaggio allo spirito sportivo e alla sana voglia di competizione tra le due squadre.
Sul campo poi le differenze si sono viste, la squadra americana, composta da 28 atleti provenienti da 28 diverse high school americane, si presenta con il nome di US AWF Elite Team e le individualità spiccano con diversi giocatori in diversi ruoli che fanno valere la maggior presenza fisica e, se vogliamo, il maggior tasso tecnico a loro disposizione.
La difesa azzurra lavora bene sin dalle prime battute, l’attacco soffre non poco perchè gli automatismi offensivi richiedono tempi di rodaggio che inevitabilmente la nostra nazionale non può avere, l’emozione gioca qualche scherzo di troppo tanto che arrivano intercetti e safety ma il morale resta alto nonostante il 26-0 con cui gli statunitensi chiudono i primi due quarti di gioco.
La difesa a stelle e strisce è di quelle rocciose, non si riesce a passare né coi passaggi né con le corse anche se i quarterback azzurri Riccardo Crosta e Davide Rossi qualcosa provano a inventare. Il pubblico applaude ogni corsa, si arriva perfino a 2 yard dal touchdown ma sul quarto down l’offensive coordinator chiama il tentativo di trasformazione da 3 punti che viene bloccato dalla difesa avversaria. L’Italia under 19 chiude a 0 col punteggio, a mille per sorrisi e soddisfazioni, era solo un match amichevole contro una squadra decisamente più quotata, la festa non è rovinata dal punteggio.
«Abbiamo avuto un inizio un po’ sofferto, con i ragazzi che hanno commesso vari errori in attacco, forse per l’emozione. Poi siamo cresciuti, arrivando vicini a segnare. In difesa abbiamo giocato bene e nonostante i 40 punti subìti ho visto tante cose buone e anche tante da migliorare. Nei due giorni di ritiro che precederanno il triangolare di qualificazione europea di Belgrado vedremo di aggiustare le cose e togliere tutti gli errori, anche banali, che abbiamo fatto oggi. È comunque il miglior risultato degli ultimi tre anni e almeno di questo possiamo esserne soddisfatti».
Queste le parole di coach Paolo Borchini al termine del match, mentre i ragazzi si abbracciano a bordo campo perchè sì, nel football americano c’è anche il “quinto tempo”. E scusate se è poco.