VARESE – Un cittadino marocchino di 43 anni è stato arrestato martedì sera, 22 aprile, dopo essere stato sorpreso a pochi metri dalla sua ex compagna, nonostante il divieto di avvicinamento emesso dal giudice a seguito di denunce per maltrattamenti. L’uomo, infatti, era stato precedentemente accusato di aver aggredito la donna, con la quale aveva avuto una relazione di sei anni, e il divieto gli imponeva di mantenere una distanza minima di 500 metri da lei.
Il fatto è avvenuto in via Nuccia Casula, una zona di Varese vicino alla stazione delle Ferrovie Nord, un’area frequentata anche da senzatetto e persone in difficoltà. La pattuglia della Squadra Volante ha fermato l’uomo proprio mentre si trovava vicino alla sua ex compagna, violando così le disposizioni del tribunale. Nonostante l’arresto, il giudice ha convalidato l’arresto ma ha deciso di rilasciarlo senza alcuna misura cautelare, fissando il processo per il 8 maggio. Il suo avvocato, Mara Pieragostini, ha chiesto un rinvio per valutare eventuali riti alternativi, come il patteggiamento o il rito abbreviato.
Il pubblico ministero, Davide Toscani, ha annunciato di voler inviare gli atti al giudice per le indagini preliminari, con l’intento di valutare un eventuale aggravamento del divieto di avvicinamento per garantire maggiore tutela alla vittima.
Durante l’udienza di ieri mattina, l’uomo ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, sebbene abbia precisato di essere andato in zona per incontrare amici e non la sua ex compagna. Quando il giudice gli ha ricordato che doveva mantenere una distanza da lei, lui ha sostenuto che, al contrario, sarebbe stata la donna a cercarlo.