Violenza sessuale a Besozzo Undicenne fa arrestare il patrigno

Besozzo Una storia tanto terribile quanto squallida. Di un padre, anche se solo acquisito, che molesta sessualmente la bambina della compagna. Un orrore durato per anni, sopra il quale è stata finalmente messa la parola fine dai carabinieri di Besozzo.
Domenica i militari, su istanza del sostituto procuratore di Varese Tiziano Masini, hanno fermato un operaio di 42 anni. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per aver avuto altri guai con la giustizia (non specifici, però),

è accusato di violenza sessuale su minore.
Le indagini erano in corso da tempo. Le manette sono infine scattate per timore che l’uomo, sentendosi stringere attorno al collo il cappio degli investigatori, tentasse di fuggire e di fare perdere le sue tracce.
Questa mattina, nel carcere varesino dei Miogni, il giudice per le indagini preliminari Cristina Marzagalli interrogherà l’operaio per procedere (come appare probabile) alla convalida dell’arresto.
La storia ricostruita dagli inquirenti è raccapricciante. Dai riscontri emerge che l’uomo avrebbe abusato della piccina, figlia della ex moglie, da quando questa aveva appena tre anni. Oggi la piccola di anni ne ha undici, quasi dodici. E anche se il suo “orco” è al sicuro nel gabbio, dovrà passare ancora molto tempo prima che possa gettarsi dietro le spalle questa vicenda.
I dettagli della vicenda scabrosa e insieme delicata, non sono stati resi noti. Quello che si sa è che l’uomo ha anche una figlia propria, concepita insieme alla ex partner e madre della piccola vittima. Le molestie sarebbero iniziate proprio durante la convivenza, ma sarebbero proseguite anche dopo la separazione, nelle occasioni in cui l’operaio, che visitava la ex per via della bimba avuta insieme, riusciva a restare solo con la “figliastra”.
Dopo aver sopportato per anni le attenzioni morbose del compagno della mamma, la piccola ha finalmente trovato la forza e il coraggio di confidarsi con la madre, scoperchiando il vaso di Pandora. Le indagini della procura hanno confermato gli elementi raccolti attraverso la denuncia.
Un’unica consolazione, se così si può dire. Secondo i primi accertamenti, la bambina non avrebbe avuto rapporti sessuali completi con il 42enne. Ma sono in corso le verifiche, anche mediche, per accertare le esatte responsabilità dell’operaio.
Enrico Romanò

f.artina

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