VARESE – Mercoledì 10 aprile, alle ore 18.30, presso la Sala “Giuseppe Montanari” del Comune di Varese (via dei Bersaglieri 1) Lombardia Ideale ha organizzato il convegno dal titolo “Non solo panchine rosse” per trattare l’argomento della violenza sulle donne “oltre l’ideologia”. I relatori che discuteranno del tema saranno Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, il celebre avvocato Annamaria Bernardini de Pace, esperta di diritto di famiglia e della persona, e Hoara Borselli, giornalista e opinionista televisiva. Sarà presente Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Capogruppo e coordinatore regionale di Lombardia Ideale. La serata sarà moderata dal giornalista della Prealpina Pasquale Martinoli.
L’appuntamento è dedicato al tema della violenza sulle donne, una riflessione su una questione di grande attualità che sarà affrontata cercando di leggere questo grave fenomeno in modo diverso rispetto alle interpretazioni ideologiche dominanti, indagando sulle cause sociali e culturali che favoriscono condotte odiose e inaccettabili.
Organizzatore del dibattito è Leslie Mulas, Sindaco di Besano e coordinatore provinciale di Lombardia Ideale. “Le cronache ci mettono di fronte a un quadro preoccupante e la politica, anche chi come noi è espressione dei territori – dichiara Mulas -, deve interrogarsi e dare risposte serie ed efficaci. Per l’importanza del tema abbiamo scelto di parlarne con ospiti autorevoli, a cominciare da due donne di grande valore come Annamaria Bernardini de Pace e Hoara Borselli, e con il Governatore Fontana”.
“Gli episodi di violenza sulle donne, spesso atroci, ci impongono di esaminare con attenzione la tenuta valoriale della nostra società – afferma il Vice Presidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino -. La lettura che ne dà una certa parte politica e culturale però per noi è sballata e fuorviante, perché alterata dalle lenti dell’ideologia. E’ insensato gridare al ‘patriarcato’ come fa la sinistra quando – osserva Cosentino – la figura dell’uomo all’interno della famiglia non è mai stata così indebolita. Siamo di fronte a molti uomini, al pari di tante donne, che crescono senza valori forti ed esempi che insegnino loro limiti e rispetto dell’altro; esiste poi un problema di adeguatezza delle leggi in materia e di certezza della pena, come di sottovalutazione degli allarmi di pericolo. E’ giusto dunque – conclude l’esponente regionale – discutere di tutto questo con lucidità e chiarezza”.