I simpatici e buffi Minions, l’eterno fascino dei Peanuts e la lotta di Asterix e Obelix contro i romani, ma anche il ritorno dietro alla macchina da presa di registi di culto come Nanni Moretti e Matteo Garrone, Martin Scorsese e Paul Thomas Anderson, i fratelli Wachowski e Angelina Jolie alla sua seconda regia.
E presto vedremo anche le ultime interpretazioni di Virna Lisi e Robin Williams, interpreti amatissimi, scomparsi lo scorso anno.
Nonostante il box office Usa abbia registrato nel 2014 il peggior risultato degli ultimi vent’anni, Hollywood non si ferma. Punta sui bambini e suoi giovani, ma non mancheranno i film d’autore in questo primo scorcio dell’anno.
Il 15 escono “Exodus”, firmato da Ridley Scott: dopo “Noah” un altro kolossal biblico, con Christian Bale che indossa i panni – guerrieri – di Mosé, e “La teoria del tutto”, biopic del fisico Stephen Hawkin. Attesissimo dai più piccoli è “Minions”, protagonisti di quelli che, in gergo tecnico, si chiama “spin – off”. Come “I pinguini di Madagascar” e “Il gatto con gli stivali”, anche i teneri… “cosi” gialli lanciati da “Cattivissimo me” e, oggi, diventati bambolotti che piacciono a tutti i bambini si emancipano dalla serie principale.
Curiosità per i “Snoopy e Charlie Brown – The Peanuts movie” che celebrerà i 65 anni del fumetto di Schulz, e “Asterix e il regno degli Dei” (quest’ultimo in arrivo il 15 gennaio).
Entrambi erano già approdati sullo schermo, ma le nuove versioni sono animate in grafica computerizzata, con risultati strabilianti. Anche gli insetti francesi di “Minuscule” sono stati promossi dal piccolo al grande schermo: il film è nelle sale il 22.
Lo stesso giorno arrivano “Il
nome del figlio” di Francesca Archibugi, remake del francese “Cena tra amici” con Alessandro Gassman e Valeria Golino, il controverso (che è dir poco) “The interview” e il ritorno di Keanu Reeves all’azione con “John Wick”.
Sono già in prevendita i biglietti per “50 sfumature di grigio” di Sam Taylor, primo di una trilogia tratta dai best seller di E. L. James, accompagnato da un battage imponente. Il 29 si potrà scegliere anche tra “Unbroken” di Angelina Jolie e “Fury”, con il marito Brad Pitt. Non sarà un capolavoro, ma “Una notte al museo 3 – Il segreto del faraone” presenta una delle ultime presenze di Robin Williams.
Bisogna invece attendere il 19 marzo per “Latin lover” di Cristina Comencini, ultima interpretazione di Virna Lisi. Più in là nell’anno “Mia madre” di Nanni Moretti, “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, “Jupiter” dei fratelli Wachowski, “Vizio di forma” di Paul Thomas Anderson e “Silence” di Martin Scorsese.
Molta attesa anche per “Selma” di Ava DuVernay: la storia della lotta per i diritti civili di Martin Luther King, distribuita quasi in sordina negli Usa il giorno di Natale, in un momento di riaccesa tensione tra le etnie americane.