SARONNO Un volo di molti metri: è quello che hanno fatto i due adolescenti, residenti nel campo nomadi di via Deledda, che domenica pomeriggio hanno tentato di recuperare il proprio pallone dal tetto di un’azienda in via Morandi. Un incidente pauroso che ha avuto gravissime conseguenze per le due piccole vittime: un 14enne è ricoverato in rianimazione all’ospedale di Como mentre il suo amico, 13enne, è affidato alle cure dei medici del reparto di pediatria dell’ospedale di Saronno.
Tutto era iniziato come un gioco innocuo: una partita a calcio in via Morandi con i ragazzini che, dopo aver ascoltato i risultati di calcio della serie A, hanno dato vita ad un match per cercare di emulare la propria squadra del cuore. Poco prima delle 19 però uno dei calciatori in erba ha esagerato con la forza del tiro e il pallone è finito sul tetto del capannone della Map-Meccanica. La voglia di giocare era tale che i due hanno deciso di entrare nell’azienda, a quell’ora deserta, per recuperare la palla. Dopo aver scavalcato la recinzione si sono arrampicati sulla facciata ed hanno raggiunto il tetto. Hanno iniziato a camminare sulla superficie vetrosa ma all’improvviso la struttura ha ceduto.
Non sono riusciti a trovare appigli e sono caduti nel vuoto. Sentendo le urla delle due vittime, i coetanei che li attendevano all’esterno hanno chiamato i genitori. Arrivati sul posto i familiari sono subito intervenuti: si sono aperti un varco nella recinzione per raggiungere i due feriti. Senza perdere tempo li hanno portati al pronto soccorso cittadino dove il personale sanitario ha subito prestato loro le prime cure. Al 13enne sono state riscontrate diverse fratture agli arti e alle costole: è rimasto per 24 ore in osservazione nel reparto di rianimazione ma nel tardo pomeriggio di lunedì è stato trasferito al reparto di pediatria. Per lui la prognosi è di almeno 40 giorni.
Decisamente più grave il 14enne che avrebbe riportato un grave trauma cranico: è stato subito trasferito all’ospedale Sant’Anna di Como dove si trova tuttora ricoverato in rianimazione. Sono, quindi, ore di apprensione per i familiari e per tutta la comunità del campo nomadi di via Deledda. Non è la prima volta che la città resta con il fiato sospeso per incidenti capitati ai bimbi del campo nomadi. Il 12 luglio 2008 tre ragazzini, di 11, 13 e 16 anni, erano stati travolti da un’onda anomala, provocata dal maltempo, mentre giocavano nel letto del torrente Lura. I bimbi erano stati salvati dall’intervento dei vigili del fuoco di Saronno.
f.tonghini
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