Volley, Hugo Conte e il derby scudetto «Che bella battaglia, Busto favorita»

BUSTO ARSIZIO Hugo Conte, basta la parola. Argentino di Buenos Aires, classe 1963, da schiacciatore ha impresso brani da disco di platino. In maglia albiceleste è stato oro mondiale nel 1982, bronzo olimpico a Seul ’88, miglior muro a Los Angeles ’84. Enorme la carriera italiana (Mvp del campionato nell’88, ’90 e ’91), coronata nel 1984 dalla Coppa Campioni a Parma. Adesso allena Reggio Emilia, in A2. Mercoledì, Hugo Conte era a Busto Arsizio per Yama-Piacenza: il figlio Facundo, 22enne di bellissime speranze con Monza d’A1, è la dolce metà di Helena Havelkova. A bordo campo pure il resto della famiglia.

Facile immaginare il motivo della presenza a Busto, o no?
Facilissimo, accompagnare Facundo da Helena, dare una carezza a lei che sta soffrendo, ma anche vedere buona pallavolo.

Mica male, detto da Hugo Conte.
C’ero anche per la semifinale di Coppa Cev con Urbino. Le partite importanti hanno sempre qualcosa da trasmettere e sono più belle delle maschili: più tecnica, difese e attacchi. La ragazze nei fondamentali di gioco superano i maschi, legati alla potenza. Poi il pubblico del PalaYamamay è favoloso.

Mica male, sempre detto da lei.
Dicevamo proprio questo con mia moglie Sonia, che in nazionale ha giocato con Mariela Codaro, e le nostre due figlie, che hanno 15 e 19 anni…

…e sono pallavoliste.
Chiaro. Io e Sonia, ma anche i ragazzi adesso, passiamo la vita a girare per i palazzetti della pallavolo. La chiusura dei set a Busto, quando tutti si alzano in piedi e cantano «Yama let’s go», è emozionante. Poche altre volte ho sentito un canto fatto apposta per un momento unico. A memoria, solo in alcuni posti in Argentina e Brasile.

Ha giocato a Parma e Modena, patrie della pallavolo italiana: lì entusiasmo diverso?
Sì, diverso: tifo incredibile, durante la partita più costante che a Busto, ma nei momenti clou non c’era una cosa così speciale.

Il derby di finale scudetto?
Villa Cortese l’ho vista solo in televisione. Mi sembra comunque che, per la continuità espressa, la Yamamay parta in vantaggio. Al di là di Coppa Italia e Cev vinte, credo abbia più qualità nel gruppo.

In onore di Helena?
Ma no… È la fidanzata di mio figlio e basta. Sono pochi mesi che stanno assieme e stiamo appena imparando a conoscerci, in queste occasioni o quando vengono a casa nostra a Bologna. Si fa quel che si può.

Hugo e Facundo Conte, stesso ruolo: com’è suo figlio?
Abbiamo la stessa passione e lo stesso modo di vedere lo sport, con la voglia di divertirsi. È quello che abbiamo cercato di trasmettere con Sonia ai ragazzi: se non vivi con il cuore, non serve.

Samuele Giardina

s.affolti

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