BUSTO ARSIZIO Flavio Radice e Francesco Pinto, mister PietroCarnaghi e Yamamay viso a viso nel giorno del decimo derby. L’elettricità monta, per non vederlo ci vorrebbero i paraocchi 3D.
Mai come oggi la pallavolo è il primo sport del territorio.
Radice: Mi pare lo sia già da parecchio tempo.
Pinto: Perché forse? Il seguito di pubblico non lascia dubbi, è un movimento che si fonda su una grande partecipazione alle sorti delle squadre, anche in settimana. C’è un filo solido che lega noi e Villa alla gente.
Yamamay e MC-Carnaghi: simpatia, antipatia o normale indifferenza?
R: Siamo due squadre di A1 che si rispettano. Personalmente ho un ottimo rapporto con Francesco Pinto, che stimo come imprenditore e dirigente sportivo.
P: Grande rivalità sportiva. E ammirazione reciproca.
A questo punto della stagione vi aspettavate una corsa a tre con Urbino?
R: Forse certi distacchi rispetto ad alcune squadre tradizionalmente protagoniste non erano prevedibili all’inizio. Ma ricordiamoci che siamo soltanto a metà campionato: è presto per fare bilanci.
P: A bocce ferme non avevo nessuna ipotesi. Di certo la classifica esprime ormai dei valori, il trio di testa è agguerrito. Vero è che il nostro percorso ha espresso qualcosa in più degli altri.
La Coppa Italia è tra un mese e, per lo scudetto, servirà essere in forma da marzo: quanto conta la partita di stasera?
R: È una gara importante, ma è solo un passaggio di una stagione molto intensa che ci vede impegnati in Italia e in Europa.
P: Dal punto di vista della classifica, almeno per noi, cambia poco. La partita, però, conta parecchio per mostrare la voglia di vincere, conta per la nostra motivazione e il nostro futuro. Serve per continuare a rivaleggiare con loro.
Punto di forza dell’avversaria e, a patto esista, punto debole.
R: La Yamamay è una squadra fisicamente molto forte. Punti deboli non ne vedo.
P: Non so giudicare gli altri, preferisco vedere i nostri punti forti. Sono le eccellenti individualità, il collettivo, Carlo Parisi e gli AdF.
Maggiore pressione su Busto o Villa inseguitrice?
R: Non parlerei di pressione proprio perché siamo appena a metà campionato. Entrambe le squadre finora hanno fatto molto bene. La partita va vissuta con la giusta serenità.
P: Sicuramente su Villa, hanno da dimostrare più di noi. Guardando il girone d’andata noi l’abbiamo vinto e loro no: per il bilancio di metà anno, quindi, il confronto serve più a loro.
Data la situazione, una delle due è avvantaggiata?
R: Non credo, ma stasera affronteremo una situazione nuova: giocare il derby non da favoriti.
P: No, mi aspetto squadre consce del prestigio dell’evento, non ho l’impressione che un ambiente possa prendere con maggiore leggerezza una gara simile.
Manca un’ora all’inizio, foste gli allenatori cosa direste alla squadra?
R: Non metterei particolare pressione alle ragazze. D’altra parte questa è una partita forse più sentita dalle società e dai tifosi che dalle atlete. Direi loro di giocare con impegno e grande rispetto delle avversarie.
P: Semplice, direi alle farfalle di fare quello che hanno sempre fatto sino ad oggi. Non devono inventarsi alcunché di fuori dal mondo.
Scommettiamo sul quinto set?
R: Impossibile. Il pronostico è aperto, perché le differenze sono minime. Conterà molto la condizione atletica.
P: Durata imprevedibile, i derby fanno sempre eccezione. Così come non ho un pronostico su chi vince, ce l’ho su chi perde.
Perché il blu è più bello del rosso, e viceversa?
R: Sono bustocco da molte generazioni, Busto è nel mio cuore. Ma devo sempre ringraziare la comunità di Villa Cortese, e la passione del popolo biancoblù, vera ragione del nostro impegno nella pallavolo. Abbiamo iniziato dall’oratorio e siamo arrivati fino alla A1, facendo un passo alla volta, da fondisti. La nostra è una meravigliosa favola.
P: Perché biancorosso è il colore della città e, incidentalmente, del marchio Yamamay. La verità di questa stagione è che si ha la consapevolezza dei nostri mezzi, è un percorso di anni portato sempre più vicino al compimento: se siamo avanti c’è un perché, la forza viene da lontano.
Samuele Giardina
Francesco Inguscio
s.affolti
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