Wall Street/Listini crollano su preoccupazioni ripresa economica

New York, 4 ago. (TMNews) – Riflettendo il pessimismo degli investitori sul futuro della ripresa economica statunitense e mondiale, Wall Street ha riportato forti ribassi. Sulla scia dell’andamento negativo dei mercati internazionali, a un’ora dal termine della seduta i listini lasciano sul terreno intorno al tre per cento.

Il Dow Jones è arrivato a perdere 411,15 punti prima di recuperare leggermente; al momento, perde 345,99 punti, il 2,91 per cento, a quota 11.550,45. Il Nasdaq è in calo di 91,55 punti, il 3,40 per cento, a 2.602,17 punti e anche l’S&P 500 è in ribasso del 3,17 per cento, 40,27 punti, a quota 1.220,27.

Le materie prime seguono l’andamento generale dei mercati. Il petrolio è sceso nettamente al di sotto di quota 90 dollari al barile. Alla New York Stock Exchange il greggio ha chiuso in ribasso del 5,80%, in calo di 5,36 dollari, a quota 86,63 dollari al barile. Mentre l’oro che, durante la giornata ha toccato il massimo storico, ha chiuso in leggero calo a quota 1.650,90 dollari l’oncia, perdendo lo 0,82 per cento o 13,70 dollari l’oncia.

A pesare sulle piazze è anche il forte apprezzamento del dollaro sull’euro dopo le dichiarazioni del presidente della Banca Centrale Europea Jean Claude Trichet. La moneta dell’Eurozona al momento si attesta in calo a 1,4141 dollari.

Che la giornata riservasse ribassi lo si era capito fin dalle prime battute. Prima dell’apertura delle contrattazioni, il dipartimento del Lavoro americano aveva riferito che il numero di lavoratori che hanno presentato per la prima volta richiesta per ottenere i sussidi di disoccupazione, era calato leggermente rispetto alla scorsa settimana. Ciononostante, seguendo una serie precedente di dati macroeconomici deludenti, il rapporto è stato però interpretato dagli investitori come indice che il mercato del lavoro americano rimane statico. E, secondo il Los Angeles Times, “alcuni investitori stanno vendendo per proteggere i loro investimenti, anticipando la pubblicazione del rapporto generale sulla disoccupazione atteso per domani”.

Come scrive il New York Times, a preoccupare i mercati è la possibilità di una nuova recessione. Nel primo trimestre il prodotto interno lordo degli Usa è cresciuto dello 0,4 per cento e dell’ 1,3 per cento nei tre mesi successivi.

Nel corso della giornata, parlando alla stampa, il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha però prontamente smentito la “possibilità di una nuova recessione”. “Crediamo che l’economia continuerà a crescere anche se è evidente che ci sia stato un rallentamento negli ultimi due trimestri – ha detto Carney – ci sono ragioni per questo rallentamento, alcune come il catastrofico sisma che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo, che non sono da noi controllabili. Ci sono delle sfide che dobbiamo fronteggiare, tra cui il rincaro dei prezzi energetici e la situazione economica in Europa”.

Carney non faceva solo riferimento ai commenti del presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso che ha avvertito che i problemi sul debito sovrano che hanno flagellato Grecia, Irlanda e Portogallo potrebbero presto diffondersi a Spagna e Italia; ma anche alle dichiarazioni del presidente della BCE Jean Claude Trichet che ha ammesso la fase di emergenza straordinaria per la finanza, il debito e le economie dei Paesi comunitari. Trichet ha anche annunciato che, per fronteggiare le recenti tensioni, la Banca Centrale Europea terrà ad agosto un’asta di rifinanziamento a 6 mesi e si è detto favorevole a che la BCE acquisti bond spagnoli e italiani.

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