– Un’ora di sciopero lunedì 19 settembre, alla fine di ogni turno di lavoro, alla Whirlpool di Cassinetta a Biandronno. A proclamare la manifestazione di protesta sono stati i rappresentanti sindacali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm.
Le motivazioni questa volta, non sono legate a problemi interni con l’azienda; le rsu hanno deciso di proclamare lo sciopero per dare un segnale forte dopo la morte dell’operaio travolto e ucciso da un tir a Piacenza mentre stava partecipando a una manifestazione davanti alla sede dell’azienda, attiva nel campo della logistica, per cui lavorava. Un episodio che ha generato reazioni e polemiche in tutta Italia; la vittima era un operaio di 53 anni padre di cinque figli.
I rappresentanti sindacali di Whirlpool, (Fiom), (Fim) e (Uilm) insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno voluto esprimere il loro cordoglio, amarezza e vicinanza alla famiglia, «per la tragedia immane avvenuta a Piacenza con la morte di un operaio travolto da un tir durante un presidio davanti al suo luogo di lavoro, mentre stava manifestando attraverso un picchetto all’esterno di un’azienda di logistica». Un fatto che ha generato indignazione e che ovviamente ha portato ad una riflessione tutti i lavoratori della multinazionale americana e in particolare i suoi rappresentanti sindacali. Del resto, anche a Cassinetta sono stati organizzati manifestazioni, picchetti e scioperi e si conoscono bene i momenti di tensione che possono scaturire in quei momenti. «All’interno delle fabbriche di Cassinetta la sensibilità e la rabbia per quanto accaduto sono elevate – sottolineano le rsu – eventi di questo tipo ci lasciano esterrefatti e turbati, in quanto la vita umana deve essere più importante di qualsiasi rivendicazione di diritto o controversia; noi stessi come rappresentanti sindacali, insieme ai lavoratori, siamo spesso coinvolti e protagonisti attivi di manifestazioni, presidi e picchetti con blocchi delle portinerie».
La morte dell’operaio a Piacenza non può che toccare nel vivo chi fa il mestiere di sindacalista tutti i giorni, soprattutto in una grande azienda come Whirlpool. Nel recente passato, proprio a Cassinetta, durante un blocco delle portinerie, c’erano stati momenti di forti tensione tra l’autista di un camion che stava ripartendo dall’azienda e un manifestante; situazione che era tornata per fortuna sotto controllo grazie all’intervento delle forze dell’ordine presenti e dei lavoratori. «Per la gravità di quanto è accaduto – sottolineano Berardi, Franceschetti e Cola – perché non si verifichino più episodi di questo tipo, le rsu insieme a tutti i lavoratori di Cassinetta, saranno come sempre in prima linea nel dare un segnale forte al mondo del lavoro, a tutta la società nella quale viviamo, affinché il diritto nel nostro Paese debba continuare ad avere la sua importanza e il suo valore». Da qui, la decisione presa dai rappresentanti sindacali della multinazionale americana di proclamare per la giornata di lunedì un’ora di sciopero, che sarà effettuato alla fine di ogni turno per tutto lo stabilimento di Cassinetta. Un modo per ricordare un operaio morto mentre manifestava, per stare vicino alla sua famiglia e per difendere i diritti dei lavoratori.