WikiLeaks/ Assange si batte contro estradizione in Svezia

Londra, 7 feb. (TMNews) – Gli avvocati di Julian Assange hanno contestato punto su punto, davanti al tribunale britannico, la legalità della richiesta di estradizione avanzata dalla Svezia, negando la validità delle accuse di violenza sessuale presentate contro il fondatore di WikiLeaks. “Su questa vicenda hanno appiccicato l’etichetta di ‘stupro’, ma spero che tutti, al termine di questa udienza capiranno che dietro in effetti non c’è nulla”, ha detto Assange al termine della prima giornata di dibattimento, davanti al tribunale di Belmarsh, a Londra.

Assange ha sempre negato le accuse di violenza sessuale formulate contro di lui da due giovani donne svedesi. E i suoi sostenitori ritengono che sia vittima di un complotto legato alla diffusione, da parte di WikiLeaks, di decine di migliaia di documenti riservati che hanno imbarazzato numerosi governi. L’obiettivo dei difensori di Assange è quello di far cadere l’accusa di stupro.

Intanto ieri, documenti riservati in possesso della polizia, sulle accuse di violenza sessuale sono finiti sul Web. Oltre cento pagine di trascrizioni, fotografie e testimonianze sul caso che coinvolge il fondatore di Wikileaks. Nei documenti in questione, tra le altre cose, figura la testimonianza di una delle due donne, che accusa Assange di avere avuto una relazione sessuale con lei mentre dormiva. Una circostanza che, in Svezia, può essere perseguita come caso di abuso. “Ciò che viene considerato violenza sessuale in Svezia in altri Paesi non lo è”, ha precisato l’avvocato Geoffrey Robertson sottolineando che di solito nel Regno Unito i processi per presunto stupro si svolgono tradizionalmente a porte chiuse, mentre nel caso di Assange ci si trova di fronte a “un flagrante caso di negata giustizia”.

(fonte Afp)

Bla

© riproduzione riservata