Wikileaks/ Procura Stoccolma: Nessun errore da parte nostra


Stoccolma, 22 ago. (Apcom)
– I magistrati svedesi si difendono, dopo che ieri la Procura di Stoccolma si è vista costretta ad annullare un mandato di arresto spiccato nei confronti di Julian Assange, il fondatore del sito Wikileaks, accusato di aggressione e violenza carnale. Il mandato era stato spiccato poche ore prima, ma secondo quanto ha detto oggi la portavoce della procura, Karin Rosander, non ci sono stati errori da parte dei due magistrati che si sono occupati del caso.

Eva Finne, il magistrato che ieri ha preso in mano il caso decidendo per l’annullamento del mandato di arresto, aveva “più informazioni” rispetto al magistrato che venerdì sera aveva invece deciso di spiccarlo, ha spiegato la portavoce. Aveva più elementi a sua disposizione – ha aggiunto – ed è questa la ragione “per cui è pervenuta a una diversa valutazione. Non c’è nulla che faccia pensare a qualche errore da parte di entrambi i magistrati”. La portavoce non ha fornito dettagli sulle nuove informazioni ottenute da Eva Finne.

Intanto Assange, salito alla ribalta delle cronache per aver divulgato sul suo sito migliaia di documenti riservati del Pentagono sulla guerra in Afghanistan, ha respinto ogni accusa di violenza carnale e molestie. Secondo quanto riporta il quotidiano svedese Aftonbladet, Assange ha spiegato che “i nemici di Wikileaks continueranno a diffondere notizie false anche dopo che queste saranno state smentite”; il 39enne australiano ha concluso affermando di non sapere chi sia dietro alla false accuse, ma che di essere stato avvertito che “per esempio il Pentagono avrebbe utilizzato degli sporchi trucchi per ostacolarci”.

Plg

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