Bergamo, 18 set. (TMNews) – Non tutti gli operai che lavoravano al cantiere di Mapello a novembre 2010 sono stati sottoposti ai dovuti accertamenti dalla Procura della Repubblica di Bergamo. Le indiscrezioni che emergono dagli ambienti investigativi completano infatti quanto affermato dal pubblico ministero Letizia Ruggeri in un’intervista. Il magistrato aveva dichiarato nel corso di Quarto grado, trasmissione di Rete4, di non poter dire nulla, in tv, in merito a eventuali richieste di rogatorie internazionali per alcuni operai stranieri.
Risulta però che sia la squadra mobile di polizia sia il nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo hanno chiesto al pubblico ministero di avviare la procedura per una serie di rogatorie internazionali, per accertare la posizione di alcuni operai romeni, polacchi o albanesi che avevano lavorato a Mapello e che erano tornati al loro paese dopo la scomparsa di Yara Gambirasio, il 26 novembre del 2010. Operai da interrogare e ai quali prelevare un campione di Dna, com’è avvenuto per circa ottomila persone in Italia, finora.
Il magistrato tuttavia non avrebbe finora ritenuto utili le rogatorie.
Xbg/Rcc
© riproduzione riservata