Bergamo, 21 nov. (TMNews) – “Non abbiamo dna compatibili con quello dell’assassino. Di Dna ne abbiamo analizzati tantissimi e trovati alcuni più somiglianti, altri meno. Ma non ci sono compatibilità”. In un’intervista a Tele Lombardia che sarà trasmessa questa sera il pubblico ministero Letizia Ruggeri farà il punto dello stato delle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio, raffreddando gli animi di chi crede in una svolta imminente nel caso. Al momento, ha spiegato il magistrato, non sono stati trovati rapporti di parentela certi tra i profili genetici analizzati e quello trovato sugli slip della ragazzina di Brembate Sopra.
Il pm non può nemmeno dire se i sospetti si concentrino in modo esclusivo su uno straniero o su un italiano. Tant’è vero che i “prelievi proseguono. Siamo arrivati quasi a 10 mila. Per ora il campo delle indagini non si può restringere e di svolta non si può parlare. E’ un’indagine che prosegue per acquisizioni successive, mettiamo un tassello alla volta”.
Nell’intervista il magistrato aggiunge anche che finora le forze dell’ordine “hanno fatto un lavoro monumentale”, e conclude che “si è sempre parlato a sproposito di furgoni bianchi” aggiungendo che “al momento non ci sono evidenze a carico di operai del cantiere di Mapello”.
Xbg/Cro
© riproduzione riservata