Bergamo, 20 gen. (TMNews) – E’ stata una sensitiva che ha contattato i carabinieri e ha fatto scattare le ricerche di Yara Gambirasio a Viaso, vicino a Tolmezzo, in provincia di Udine. Ma le ricerche, alle quali carabinieri e polizia hanno partecipato in modo massiccio nelle giornate di lunedì e martedì, non hanno portato a nulla. Lo ha spiegato lo stesso procuratore capo di Tolmezzo Giancarlo Buonocore, che nel primo pomeriggio di oggi si è detto scettico sull’eventualità che le ricerche possano riprendere in Carnia, la zona di Tolmezzo e Socchieve.
Le ricerche in Friuli sono quindi state un falso allarme, lanciato da una delle centinaia di persone che si autodefiniscono sensitive e che, negli ultimi cinquantacinque giorni, hanno dato indicazioni agli inquirenti.
A Bergamo, intanto, continuano le indagini dei carabinieri e della polizia. In questura non sono ancora finiti i colloqui con tutti i vicini di casa della famiglia Gambirasio. Ma non solo. Ci sono molti altri residenti di Brembate Sopra ascoltati in questi giorni. Un paio di loro sono anche scesi nel merito dei rapporti che intercorrono, o intercorrerebbero a loro dire tra la famiglia Gambirasio e altri residenti della zona. Gli inquirenti sono sempre in cerca di qualcuno che possa aver visto qualcosa di più di quanto si sa di quel tardo pomeriggio del 26 novembre. Ma si vuole anche ricostruire al meglio il quadro dei rapporti e delle relazioni tra la famiglia Gambirasio e altre persone residenti in paese.
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