Mario ha un volto. L’autore delle telefonate e delle lettere anonime riguardanti possibili indizi sul caso Yara è un sessantenne residente a Bergamo. Mario – ma il suo vero nome è un altro – si era presentato nella redazione de L’Eco di Bergamo questa mattina per raccontare la sua versione.
L’uomo è stato intercettato proprio sotto la redazione del quotidiano, dove si trova anche la cabina telefonica monitorata dagli agenti e dalla quale Mario telefonava. Il sessantenne è stato fermato e portato in Questura per accertamenti.
Stando a quanto noto, non si tratta di un mitomane, ma di una persona che da tempo desiderava confidare la sua versione ma voleva rimanere nell’anonimato.
«Non voglio finire sui giornali con nome e cognome – ha detto a L’Eco – ma quanto so potrebbe essere utile agli inquirenti».
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