Yaroslavl Global Forum, pranzo sul Volga per Medvedev-Berlusconi

Mosca, 9 set. (Apcom-Nuova Europa) – Entra oggi nel vivo lo Yaroslavl Global Policy Forum, piattaforma di confronto e dialogo, nonche’ giovane creatura dell’altrettanto giovane presidente russo Dmitri Medvedev. Un po’ Davos, un po’ ritrovo nella culla della tradizione russa tout court, l’evento alla sua seconda edizione e’ diventato gia’ occasione di incontro ai massimi livelli per politici e protagonisti della scena internazionale. Domani a tirare le somme del forum assieme a Medvedev ci sara’ il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, che ricambia la recente visita di Medvedev a Milano a fine luglio.

Altro intervento di alto profilo, quello del presidente sudcoreano Lee Myung-bak che partecipera’ a una colazione con Medvedev e Berlusconi sul fiume Volga, a bordo di un battello attraccato alla riva. Secondo quanto apprende Apcom il menu sara’ a base di pesce di fiume e il tempo mite permettera’ di gustare appieno i manicaretti dei cuochi del Cremlino.

Tra le altre personalita’ attese, l’ex premier italiano Massimo D’Alema che parla oggi e l’ex primo ministro giapponese Yukio Hatoyama. Ai massimi livelli anche la scelta dei politologi russi e stranieri, chiamati a moderare gli incontri: da Lord George Robertson, ex Segretario generale della NATO ad Alfred Gusenbauer, gia’ cancelliere federale dell’Austria nel gennaio 2007 – dicembre 2008. E ancora Gleb Pavlovsky, membro della Camera pubblica per lo sviluppo della societa’ civile in Russia e lo statunitense Immanuel Wallerstein, sociologo macro della Yale University.

L’iniziativa del Cremlino riesce a ‘trascinare’ a 300 chilomentri da Mosca, senza un’autostrada, in piena campagna russa una folla di nomi ad alto livello. Lo scorso anno era stata la volta di Zapatero e Prodi. Quest’anno saranno circa 450 i partecipanti all’evento che verra’ seguito da 500 giornalisti: il tema chiave e’ il progresso e la democrazia. Medvedev ne ha fatto una bandiera e il suo programma politico dall’articolo “Russia, avanti!”, pubblicato su Gazeta.ru il 10 settembre 2009, dove criticava il corso sinora intrapreso: velatamente dal punto di vista politico, apertamente per il mancato sviluppo tecnologico, un’economia troppo legata all’energia e come addormentata sul ‘divano’ delle grandi opere compiute in periodo sovietico.

Cgi

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