Washington, 27 gen. (Apcom) – Alla vigilia della Conferenza Internazionale sull’Afghanistan si apre oggi sempre a Londra un pre-vertice ministeriale – al quale parteciperà anche il ministro degli Esteri Franco Frattini – che dovrà occuparsi dell’assistenza allo Yemen nella lotta anti-terrorismo.
Il fallito attentato di Natale contro un apparecchio della Delta Ailrines, per mano di uno studente nigeriano addestrato nello Yemen, ha posto il Paese arabico al centro dell’attenzione internazionale: rimangono però dei dubbi sull’effettiva capacità del governo di San’a di impiegare in modo adeguato le eventuali risorse e la sua effettiva volontà di contrastare le cellule di Al Qaida in un Paese dove gran parte del territorio si trova sotto l’autorità dei clan tribali.
Lo stesso governo yemenita d’altro canto non può farsi considerare dalla propria opinione pubblica troppo vicino agli Stati Uniti, ritenuti troppo filo-israeliani: non a caso Washington ha minimizzato i contributi della propria intelligence alle recenti operazioni anti-terrorismo ed ha escluso qualsiasi ipotesi di intervento terrestre in territorio yemenita.
Il piano della Casa Bianca prevede invece una cooperazione più stretta in materia di sicurezza – compresa la fornitura di elicotteri e forse anche di aerei teleguidati (“droni”) – insieme a programmi mirati ad alleviare la povertà, l’analfabetismo e la crescita demografica; attualmente gli Stati Uniti gestiscono un programma triennale di sviluppo economico del valore di 121 milioni di dollari e nel 2009 hanno fornito allo Yemen aiuti militari per 70 milioni di dollari.
Mgi
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